La Formula del Cambiamento

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Capita a tutti, capita spesso e solitamente non ne siamo neppure consapevoli.

Di cosa sto parlando? Di quella sensazione che talvolta ci attraversa e che associamo ad un generale senso di insoddisfazione.

Nel concreto questo atteggiamento si traduce nel dare la responsabilità di questo “sentire” ad elementi al di fuori del nostro controllo, compresi (molto spesso) gli altri.

Ma cosa c’è sotto? Si tratta di un genuino desiderio di “cambiamento” o è solo una lamentela sterile?

In linea generale si può dire che, se non ti stressa abbastanza da attivarti per rivedere il tuo mindset e le tue abitudini, se non ti fa superare il timore di non avere tutto sotto controllo ma di provare lo stesso a fare il primo passo, allora forse non ti interessa davvero innescare un vero cambiamento nella tua vita.

Ma come capire se si tratta di un momento passeggero o se ci sono elementi concreti su cui lavorare per considerarci “noi stessi” causa di un cambiamento?

Qualcuno ha detto: “Se non lo puoi misurare non lo puoi migliorare”. Ebbene sì, non ci crederai, ma anche nella crescita personale esistono dei KPI 😊.

Con questa premessa, ti propongo quindi di misurare il tuo DESIDERIO DI CAMBIAMENTO.

Come?

Con una formula che apprezzo particolarmente, ideata dal teorico organizzativo americano Richard Beckhard, riconosciuto tra i primi sostenitori per cui la forza di un'organizzazione risiede nel suo capitale umano e nel lavoro di squadra.

La formula è questa: DxVxFS > RC

Le lettere corrispondono alle iniziali di alcune parole inglesi, ossia:

D (Dissatisfaction) – insoddisfazione dello stato attuale

V (Vision) – visione dello stato desiderato

F (First steps) – primi passi verso il “nuovo” stato desiderato

RC (Resistance to Change) – resistenza al cambiamento

Sostanzialmente la formula racconta questo: affinché ci sia evoluzione, la resistenza al cambiamento dev'essere minore del prodotto dato da insoddisfazione, vision e primo passo.

In altre parole: è con la forza di cercare la propria soddisfazione, con l’audacia di credere alla meta che ci siamo prefissati e con il coraggio di muovere concretamente anche un primo piccolo passo che si può superare la naturale tendenza a restare nella propria comfort zone, con tutto ciò che ne consegue.

Attenzione, la formula è un prodotto, non una somma: se solo uno dei tre fattori è pari a zero, il cambiamento non è possibile e in un attimo si può vanificare tutto lo sforzo degli altri elementi.

Non voglio semplificare. La formula non è ovviamente la panacea di ogni male: è necessario lavorare sodo a tanti livelli per attivare un cambiamento e diventare la migliore versione di noi stessi.

Tuttavia trovo che Beckhard ci offra uno spunto acuto, che nasconde tra i segni aritmetici un’innegabile verità: il cambiamento parte da noi stessi.

Se vuoi di più, devi diventare di più.